cronologia
tipologia tomba
ubicazione
posizione nell'edificio
Secondo pilastro di destra, rivolto verso l’abside.
autori
matriali e tecniche
Pietra calcarea, marmo giallo d’Istria, onice.
stato di conservazione
note storico-critiche
L’edicola dedicata a Filippo Fabri è sobria nella forma ed elegante nell’utilizzo alternato della cromia delle pietre. Come per il monumento dedicato ad Alberto Conti eretto l’anno precedente a questo, se si esclude la predilezione per il colore dei marmi, il lessico asciutto guarda per lo più alla seconda metà del Cinquecento che non al trionfale Seicento. Alla base due modiglioni con peduccio reggono, adagiato su modanatura marcapiano, zoccolo e semicolonna di ordine ionico su cui si innestano trabeazione e timpano ad arco ribassato; solo gli elementi in asse con le mensole hanno una forte marcatura rispetto al piano della parete. Tutta la parte centrale, per contro, ha un ingombro irrisorio, eccezion fatta per la modanatura che separa l’iscrizione dedicatoria dal ritratto del defunto condotto su pietra nera. Nella parte sommitale il timpano si interrompe centralmente, per lasciare posto a un’urna poggiata su zoccoletto. La supplica per l’erezione di questa memoria, dopo l’iniziale rifiuto della posizione nei pressi del cenotafio Girelli, luogo prediletto per la celebrazione dei frati docenti nello Studio padovano, venne concessa al francescano Serafino nel 1636 (Luisetto 1983). Non sono ancora conosciuti i documenti relativi a pagamenti per lapicidi né per il maestro che ritrasse il defunto.
bibliografia
Angelo Portenari, Della felicità di Padova, Pietro Paolo Tozzi, Padova 1623, p. 232; Giovanni Franchini, Bibliosofia, e memorie letterarie di scrittori francescani conventuali ch’hanno scritto dopo l’anno 1585, Eredi Soliani, Modena 1693, p. 206; Nicolai Comneni Papadopoli Historia Gymnasii Patavini, II, Sebastiano Coletti, Venezia 1726, p. 353; Angelo Bigoni, Il Forestiere istruito delle meraviglie e delle cose più bella che si ammirano internamente ed esternamente nella basilica del gran Taumaturgo S. Antonio di Padova, Stamperia del Seminario, Padova 1816, p. 116; Bernardo Gonzati, La Basilica di S. Antonio di Padova descritta ed illustrata, Voll. II , Coi tipi di Antonio Bianchi, Padova 1852-1853, vol. II, pp. 259-260; Giovanni Maria Luisetto a cura di, Archivio Sartori: documenti di storia e arte francescana, Voll. IV, Biblioteca Antoniana-Basilica del Santo, Padova 1983, vol. I, p.682, 1315-1316; Antonino Poppi, Lineamenti di una storia della comunità francescana del Santo dalle origini alle soppressioni napoleoniche (25 aprile 1810), in La pontificia basilica di sant’Antonio in Padova, a cura di Luciano Bertazzo, Girolamo Zampieri, L’Erma di Bretschneider, Roma 2021, pp. 17-241: pp. 136.