La Diocesi di Padova, la Veneranda Arca di S. Antonio e il Centro Studi Antoniani hanno individuato nei monumenti funebri dei docenti dell’Ateneo un patrimonio storico e storico artistico meritevole di una indagine dedicata, da rendere disponibile e condivisa mediante la tecnologia digitale. Un gruppo di giovani studiosi ha indagato, raccolto, e schedato i diversi monumenti, le tombe, i cenotafi, le lapidi, le iscrizioni, i frammenti già facenti parte di complessi funerari relativi ai docenti dell’Università, dalla prima testimonianza del XIV secolo e fino alla fine del Settecento. Il lavoro ha prodotto un database online delle diverse memorie relative a docenti dell’Ateneo conservate nelle chiese di Padova, parrocchiali e già o tuttora appartenenti ai diversi Ordini religiosi. In particolare la basilica di Sant’Antonio, per il suo potente incunearsi nella vita cittadina, come era peraltro noto, è risultata ospitare il nucleo più cospicuo di tali testimonianza; altre chiese degli Ordini Mendicanti, che nelle diverse vicende storiche hanno acquisito lo status di parrocchia, sono ugualmente sede di importanti monumenti funebri: i Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, Santa Maria dei Servi, San Francesco degli Osservanti, come pure le parrocchie antiche e del centro cittadino.
Le schede prodotte sono state concepite come unità indipendenti e ciascuna può essere letta nella sua interezza, come prodotto autonomo, sorta di breve saggio su uno specifico monumento. L’unità catalografica, come una scheda ministeriale OA, contiene i dati basilari, topografici, materiali, autorali, storico critici, bibliografici rispetto all’opera e al suo autore (quando noto) e biografici rispetto al titolare del monumento. La loro disponibilità online e la possibilità di interrogare il database secondo diverse chiavi di ricerca (epoca, autore, facoltà, materiale, nome di artista) consente la possibilità di un confronto immediato, improponibile fino a ora e foriero di altre possibilità di studio, confronto, messa a punto, essendo le tematiche connesse ai monumenti funerari di respiro ampio, inerenti le storie e le vicende personali, sociali e religiose della comunità cittadina e di quanti, in essa, residenti oppure ospiti temporanei, legarono la loro vita all’insegnamento accademico.
La realizzazione del database, che essenzialmente raccoglie una serie di produzioni scultoree, si situa in un momento in cui gli studi sulla scultura padovana sono al centro di un rinnovato interesse. Il progetto Per fede, per scienza e per memoria ha potuto utilmente giovarsene e ponendosi ora come resoconto aggiornato della ricerca storica e storico artistica, con la possibilità, per la sua natura digitale, di aggiornamento continuo.