cronologia
tipologia tomba
ubicazione
posizione nell'edificio
Anticappella Ovetari, a pavimento.
provenienza
Padova, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo degli Eremitani, cappella di Santa Maria Antica, sotto il tramezzo.
autori
matriali e tecniche
Rosso ammonitico di Verona.
stato di conservazione
note storico-critiche
Il pessimo stato conservativo del manufatto inficia tanto la lettura dello stemma posto al centro, che l’iscrizione incisa sulla parte alta. Il testo, tuttavia, è integrabile grazie alle fonti manoscritte e a stampa (Corpus dell’Epigrafia Medievale, a cura di Franco Benucci). Se l’epitaffio funebre, datato 5 settembre 1389, venne realizzato quando il professore era ancora in vita, egli dettò l’ultimo testamento il 20 febbraio 1402 poco prima di morire. Dal documento, già trascritto in parte da Antonio Sartori (Archivio Sartori 1988), si sa che il sepolcro si trovava presso la cappella/altare di “S. Maria Veya” (Santa Maria Antica) agli Eremitani, collocata sotto il tramezzo (Ganguzza Billanovich 1972; Murat 2013), demolito più tardi (Valenzano 2007). Le varie fonti storiche (Tomasini 1649; Salomonio 1701; Colle 1825; Gloria 1888) ricordano l’iscrizione con numerosi equivoci, mentre Scardeone (1560) riteneva addirittura che essa si riferisse alla sepoltura comune di Giacomo e del padre (“utriusque tumulus visitur”).
bibliografia
Bernardinii Scardeonii De antiquitate urbis Patavii, apud Nicolaum Episcopium iuniorem, Basileae 1560, p. 209; Iacobi Philippi Thomasini Urbis Patavinae inscriptiones sacrae, et prophanae, Typis Sebastiani Sardi, Patavii 1649, p. 150; Jacobi Salomoni Urbis Patavinae inscriptiones sacrae et prophanae, sumptibus Jo. Baptistae Caesari Typogr. Pat., Patavii 1701, pp. 215 e 227; Francesco Maria Colle, Storia scientifico-letteraria dello Studio di Padova, dalla Tipografia della Minerva, in Padova 1825, III, pp. 213-216; IV, pp. 77-78; Andrea Gloria, Monumenti della Università di Padova (1318-1405), Tipografia del Seminario, Padova 1888, I, pp. 399- 402 nn. 757-759, II, p. 397 n. 2188; Maria Chiara Ganguzza Billanovich, Giacomo Zanettini (†1402), professore di medicina: il patrimonio, la biblioteca, «Quaderni per la storia dell’Università di Padova», 5 (1972), pp. 1-44: 15; Archivio Sartori. Documenti di storia e arte francescana, III/2. Evoluzione del Francescanesimo nelle Tre Venezie monasteri contrade località abitanti di Padova medioevale, a cura di Giovanni Luisetto, Biblioteca Antoniana, Basilica del Santo, Padova 1988, pp. 1554-1555 n. 5; Giovanna Valenzano, La suddivisione dello spazio nelle chiese mendicanti: sulle tracce dei tramezzi delle Venezie, in Arredi liturgici e architettura, a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Electa, Parma-Milano 2003, pp. 99-114: 110-111, 114 nota 57; Corpus dell’Epigrafia Medievale, a cura di Franco Benucci, scheda 105. Ss. Filippo e Giacomo 13, consultabile online: http://cem.dissgea.unipd.it/; Zuleika Murat, Le arche di Ubertino e Jacopo II da Carrara nel percorso artistico di Andriolo de’ Santi, «Predella. Journal of visual arts», 33 (2013), pp. 185-200: 194; Franco Benucci, Un medico padovano per il conte di Veglia. Jacopo Zanettini e la sua sepoltura, in Luigi il Grande Rex Ungariae. Guerre, arti e mobilità tra Padova, Budapest e l’Europa al tempo dei Carraresi, a cura di Giovanna Baldissin Molli, Franco Benucci, Maria Teresa Dolso, Ágnes Máté, Viella, Roma 2022, pp. 193-216 ecc. come nel CEM e Benucci 2022.