cronologia
tipologia tomba
ubicazione
posizione nell'edificio
Pavimento della navata, di fronte alla cappella di Santa Libera.
autori
matriali e tecniche
Marmo bianco con quattro inserti metallici per le maniglie.
stato di conservazione
note storico-critiche
L’iscrizione, oggi quasi illeggibile, è ricostruibile grazie alla testimonianza di Ferretto (1810) che copia il testo e ricorda la collocazione della lastra “davanti l’altare di S. Libera in terra”, cioè di fronte alla seconda cappella del lato sinistro della navata partendo dalla facciata (per la cappella: Gasparotto 1955). L’erudito ci lascia anche una breve biografia del professore indicandoci la data precisa in cui ottenne la cattedra di Medicina pratica straordinaria (6 novembre 1698), l’elenco delle pubblicazioni e un giudizio di merito, desunto da Facciolati (1757): “fu grande disputatore filosofo, né incolto poeta latino. Insegnò sempre con lode. Morì nel 1748”. Come si deduce dalla lapide, il Pisoni la fece realizzare quand’era in vita, nel 1741, forse per far seppellire il figlio Alessandro, morto prima del 1748 (Gennari 1982-1983). L’abate Gennari attesta che la sepoltura “avanti l’altare di S. Libera” ospitò Omobono e i due figli: il citato Alessandro “dottor di medicina” e Giuseppe (morto il 18 gennaio 1787) “cancelliere fiscale e avvocato criminale”.
bibliografia
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