cronologia
tipologia tomba
ubicazione
posizione nell'edificio
Chiostro.
provenienza
Padova, chiesa di San Giacomo Apostolo.
autori
matriali e tecniche
Marmo inciso.
stato di conservazione
note storico-critiche
Le spoglie di Giuseppe Orus vennero poste nella chiesa di San Giacomo Apostolo “in un sepolcro a parte con lapide e iscrizione” (Veggetti, Cozzi 1996) di cui oggi rimane solo la targa qui presa in esame. Prima che il tempio fosse distrutto (Gasparotto 1955; Toffanin 1988) la sepoltura si trovava in prossimità dell’altare dedicato alla Madonna Addolorata (Ferretto 1810) e , come recita la sigla finale apposta nella lapire “M. P. C.”, Monumentum Ponendum Curavit, fu eretta per volontà di Antonia Porta, moglie del defunto. La traslazione ai Carmini era però già avvenuta nel 1841 (Colle, Vedova 1841) e nella nuova sede venne collocata in un luogo adiacente a quella per Giovanni Poleni, proveniente dal medesimo edificio. L’elogio nel marmo alle virtù del defunto e l’introduzione del suo insegnamento in Italia furono trascritte nel 1862 da Pietro Delprato, il quale, avendo ereditato dalla contessa Sofia Bulgarini Porta (imparentata con Antonia Porta) i manoscritti del professore, dedicò a lui e alla Scuola di veterinaria padovana una nuova pubblicazione. Un ultima citazione all’epigrafe, anche se con alcune imprecisioni, si trova nell’importante monografia a cura di Alba Veggetti e Bruno Cozzi (1996).
bibliografia
Giacomo Ferretto, Iscrizioni sacre e profane della città di Padova parte omesse nelle sue collezioni MDCCI e MDCCVIII da Jacopo Salomonio e parte le posteriormente scoperte e poste raccolte e con varie annotazioni illustrate da me D. Giacomo Ferretto di Monselice, 1810, manoscritto, Padova, Biblioteca Civica, BP.1.992, I, p. 100; Francesco Maria Colle, Giuseppe Vedova, Fasti Gymnasii Patavini iconibus exornati ad anno MDCCLVII usque ad MDCCLXXXVII, 2 voll., ex Officina Angeli Sicca, Patavii 1841, I, p. 103, II, pp. 190-191; Pietro Delprato, Note storiche sulla seconda Scuola veterinaria d’Italia e sopra Giuseppe Orus pubblico docente la medicina degli animali in Padova, Tip. Scolastica di Seb. Franco e figli, Torino 1862; Cesira Gasparotto, S. Maria del Carmine, Tipografia Antoniana, Padova 1955; Giuseppe Gennari, Notizie giornaliere di quanto avvenne specialmente in Padova dall’anno 1739 all’anno 1800, introduzione, note ed apparati di Loredana Olivato, 2 voll., Rebellato, Cittadella (PD) 1982-1984, I, pp. 127, 218, 307, 314, 474, 484, II, pp. 677-678, 880; Attilio Maggiolo, I soci dell’Accademia Patavina dalla sua fondazione (1599), Accademia Patavina di Scienze Lettere ed Arti, Padova 1983, p. 226; Giuseppe Toffanin, Cento chiese padovane scomparse, Editoriale Programma, Padova 1988, pp. 86-87, 109-110; Alba Veggetti, Bruno Cozzi, Giuseppe Orus fondatore del Collegium zooiatricum patavinum e socio della locale Accademia di Agricoltura, “Atti e memorie dell’Accademia Patavina di scienze lettere ed arti. Parte III. Memorie della classe di scienze morali lettere ed arti”, CVIII, 1995-1996, pp. 65-81; Alba Veggetti, Giuseppe Orus, in Professori e scienziati a Padova nel Settecento, a cura di Sandra Casellato, Luciana Sitran Rea, Centro per la storia dell’Università di Padova, Padova 2002, pp. 422-427; Alba Veggetti, Orus, Giuseppe, in Dizionario Biografico degli Italiani, 79, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2013, pp. 766-768; Giuseppe Ongaro, Orus Giuseppe, in Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Università di Padova, a cura di Piero Del Negro, Padova University Press, Padova 2015, pp. 248-249.