BARTOLOMEO DA MONTAGNANA

biografia

Sono scarne le notizie disponibili su Bartolomeo da Montagnana, professore di medicina nello Studio patavino, ma i documenti d’archivio sono ripercorsi nel recente profilo biografico steso da Franco Bacchelli (2011). Nacque a Padova intorno al 1380 dal chirurgo Giacomo, appartenente a una famiglia oriunda di Granarolo Mantovano trasferitasi prima a Montagnana e poi a Padova. Studiò sotto Marsilio Santasofia, dottorandosi in medicina il 18 febbraio 1403. La sua fama e la sua esperienza erano all’epoca apprezzate, come si evince dal testamento (1405) del giurista Francesco dalle Api, il quale predispose che si consultasse il Montagnana prima di rifabbricare l’ospedale di San Francesco a Este. Nel 1406 fu sindaco della fraglia dei medici di Padova. Nel 1409 iniziò come lettore di Medicina pratica nello Studio, per poi insegnare Medicina pratica straordinaria dal 1422 al 1435 e, da quest’ultimo anno fino alla morte, Medicina pratica ordinaria. Fu incaricato nel 1415 dal comune di Bassano (VI, ma all’epoca TV) di cercare un medico che si trasferisse lì; per la posizione egli scelse il celebre Michele Savonarola (Sambin 1975). Nel 1425 il doge Francesco Foscari lo mandò a Treviso a curare Francesco Bussone conte di Carmagnola, capitano generale delle armate veneziane, mentre nel 1445 venne eletto sindaco del Collegio dei filosofi e medici. Fu autore dei Consilia medica, redatti tra il 1428 e il 1448 circa (Pesenti 1984), diffusi ancora alla fine del Quattrocento (Veronese 1971). Ne rimangono circa quattrocento, dei quali trecentocinque editi a stampa nell’edizione del 1476, i rimanenti conservati in numerosi manoscritti (Pesenti 1984; Bacchelli 2011). Tra le numerose personalità italiane ed estere a cui è dedicato un consilium vi è il cardinal Bessarione, celebre umanista. Bartolomeo scrisse ancora altre opere, edite in calce all’edizione del 1476 dei Consilia: l’Antidotarium, il De balneis Patavinis dedicato alle acque termali dei Colli Euganei e il De compositione et dosi medicinarum. Il De urinarum iudiciis fu stampato nel 1487, mentre rimangono manoscritti il Diffiniciones terminorum medicinalium e alcune Recepte, ricette mediche. Da Caterina de’ Novelinis, sposata nel novembre 1420, ebbe due figlie che andarono in moglie una al nobile padovano Francesco Orsato, l’altra al nobile vicentino Antonio Bertoldo, al quale il medico destinò il suo consilium n. 4. Successivamente, sposò Bartolomea di Giacomo del Mino da cui ebbe tre figlie e un figlio, Giacomo, dottore in arti e medicina. La polizza d’estimo del 10 luglio 1443 fissa la sua abitazione in contrada Porciglia, vicino alla chiesa degli Eremitani (Benucci 2005-), nella quale furono sepolti, oltre a lui, altri illustri dottori dell’epoca, come Jacopo della Torre e il chirurgo (ma non professore) Novello da Marano (Pesenti Marangon 1976-1977). Non è noto l’anno di morte (non visse oltre il 1460, per Papadopoli 1726), ma non dovette essere troppo lontano dall’11 febbraio 1452, data dell’ultimo documento che lo attesta ancora vivente.

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cronologia

tipologia tomba

posizione nell'edificio

Anticappella Ovetari, a pavimento.

provenienza

Padova, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo degli Eremitani, navata, parete nord, presso l’altare della Pietà.

matriali e tecniche

Rosso ammonitico di Verona.

iscrizioni

stato di conservazione

note storico-critiche

La lastra mostra il defunto dormiente che poggia la testa su un cuscino e incrocia le mani, secondo una modalità rappresentativa molto in voga nella penisola nel XIV e XV secolo. In basso, ai lati della figura, vi è traccia di due armette non riconoscibili. L’iscrizione, trascritta nelle grandi sillogi degli eruditi passati (Scardeone 1560; Tomasini 1649), è registrata vicino all’altare della Pietà da Salomonio (1701) con la specifica che l’opera è stata posta a cura della figlia Maria. L’altare della Pietà si trovava lungo la parete nord della navata vicino alla controfacciata (Diario o sia Giornale 1762).

bibliografia

Bernardinii Scardeonii De antiquitate urbis Patavii, apud Nicolaum Episcopium iuniorem, Basileae 1560, p. 212; Iacobi Philippi Thomasini Urbis Patavinae inscriptiones sacrae, et prophanae, Typis Sebastiani Sardi, Patavii 1649, pp. 150-151 n. 21; Jacobi Salomoni Urbis Patavinae Inscriptiones sacrae et profanae, sumptibus Jo. Baptistae Caesari Typogr. Pat., Patavii 1701, p. 228 n. 83; Nicolai Comneni Papadopoli Historia Gymnasii Patavini, apud Sebastianum Coleti, Venetiis 1726, I, pp. 288; Diario o sia Giornale per l’anno 1762, per li Conzatti Stampatori Vescov., in Padova 1762, p. 108; Emilia Veronese, Studenti e dottori tedeschi a Padova nei secoli XV e XVI, «Quaderni per la Storia dell’Università di Padova», 4 (1971), pp. 49-69: 65; Paolo Sambin, Michele Savonarola medico condotto a Bassano (1415), «Quaderni per la Storia dell’Università di Padova», 8 (1975), pp. 97-99: 97-98; Tiziana Pesenti Marangon, Michele Savonarola a Padova: l’ambiente, le opere, la cultura medica, «Quaderni per la Storia dell’Università di Padova», 9-10 (1976-1977), pp. 45-102: 73; Tiziana Pesenti, Professori e promotori di Medicina nello Studio di Padova dal 1405 al 1509. Repertorio bio-bibliografico, Lint, Trieste 1984, pp. 141-157; Franco Benucci, Corpus dell’Epigrafia Medievale, 2005-in corso, scheda 104. Ss. Filippo e Giacomo 12, consultabile online: http://cem.dissgea.unipd.it/; Franco Bacchelli, Montagnana, Bartolomeo, in Dizionario Biografico degli Italiani, 75, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2011, pp. 738-741 ecc. come nel CEM.

autore scheda

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