biografia
Guido, proveniente da Lonigo (leoniceno), comune in provincia di Vicenza, fu figlio di Millano de Manno (Colle 1825). I documenti lo attestano insegnare nello Studio patavino almeno nel 1322, nel 1324, nel 1326 e nel 1330 e lo confermano come membro del Collegio dei Giuristi. Abitante nella contrada del Duomo, entro il 1321 prese in moglie Albafiore, figlia di Nascingorio de’ Bulli (Gloria 1882). Tra i codici della biblioteca di Santa Giustina si trovava un suo testo intitolato Casus decretalium cum bullis et extravagantibus Hermanni de Saxonia. Dall’epitaffio funebre si evince la data di morte, avvenuta il 22 giugno 1333.
cronologia
tipologia tomba
ubicazione
posizione nell'edificio
Atrio meridionale, lato sinistro della porta, a parete.
autori
matriali e tecniche
Pietra incisa.
stato di conservazione
note storico-critiche
L’iscrizione si trovava nella Cattedrale romanica, a detta di Schedel (fine XV/inizio XVI secolo, citato nel Corpus dell’Epigrafia Medievale 2005-in corso) vicino al Vescovado (“prope Episcopatum”). Nel Seicento Tomasini (1649) la vede verso la porta meridionale “in loco sublimi”, mentre all’inizio del secolo successivo Salomonio (1701) la registra “in prope Templi medium in loco sublimi”. Per la traduzione italiana si veda Bellinati (1977).
bibliografia
Iacobi Philippi Thomasini Urbis Patavinae inscriptiones sacrae, et prophanae, Typis Sebastiani Sardi, Patavii 1649, p. 13 n. 57; Jacobi Salomoni Urbis Patavinae Inscriptiones sacrae et profanae, Patavii, sumptibus Jo. Baptistae Caesari Typogr. Pat., 1701, p. 10 n. 51; Francesco Maria Colle, Storia scientifico-letteraria dello Studio di Padova, volume III, dalla Tipografia della Minerva, in Padova 1825, pp. 91-92; Andrea Gloria, Monumenti della Università di Padova (1222-1318), «Memorie del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti», 22 (1882), pp. 231-674: 570-573; Claudio Bellinati, Appendice. Epigrafi e iscrizioni, in Claudio Bellinati, Umberto Gamba, Giulio Bresciani Alvarez, Lucio Grossato, Il Duomo di Padova e il suo Battistero, Sarmeola di Rubano (PD) 1977, pp. 53-67: 58; Corpus dell’Epigrafia Medievale, a cura di Franco Benucci, scheda 6. Duomo-Cattedrale 6, consultabile online: http://cem.dissgea.unipd.it/.