tipologia tomba
ubicazione
posizione nell'edificio
Chiostro del Noviziato, lato nord.
provenienza
Padova, chiesa di San Giovanni di Verdara.
autori
matriali e tecniche
Pietra bianca di Nanto.
stato di conservazione
note storico-critiche
La tomba per Modesto Polenton fu commissionata da Alda Brazolo, moglie del defunto (Foladore 2009) e figlia di Francesco, ugualmente giureconsulto. Venne ideata come memoria da apporre nella chiesa dei lateranensi di San Giovanni di Verdara (Benucci, Calore 2005), frequentata dalla famiglia e che aveva lì un altare. Il sepolcro scolpito era posizionato al centro della cappella e una possibile ricostruzione di come coesistessero lastra e dedica epigrafica, è stata tentata da Foladore (Foladore 2009). L’attribuzione allo scalpello di Antonio degli Abbati, attivissimo proprio nel convento di San Giovanni dove conobbe personalmente Modesto, venne proposta da Calore (Calore 2001; Benucci, Calore 2005) sia per contesto artistico che per vicinanza stilistica. Il docente è raffigurato con una splendida toga dalle larghe maniche e dal colletto in ermellino, adagiato sul cuscino e accompagnato nel sonno eterno dai libri, motivo imprescindibile per ogni tributo ai professori fino almeno alla seconda metà del sedicesimo secolo. Il perimetro della lastra è composto invece da due cornici gustosamente elaborate contenenti la prima, più interna, una treccia continua con i quattro angoli recanti i blasoni familiari Polenton e Brazzoli, la seconda scolpita con racemi fogliati, fiori, frutti e quattro ogive vacue del gusto classico già in auge dal decennio donatelliano. Decorazioni simili sono spesso elaborato dai Minello, presenti a Verdara proprio con il monumento a Calfurnio di pochi anni successivo a questo per Modesto. L’attuale collocazione della lastra ed epigrafe nel chiostro del Noviziato si deve agli spostamenti e salvataggi richiesti da Selvatico ed effettuati da Andrea Gloria nel 1871.
bibliografia
Annalisa Belloni, Professori giuristi a Padova nel secolo XV, V. Klostermann, Frankfurt am Main 1986, p. 349; Andrea Carlore , La famiglia Rizzi Polenton e il suo palazzo in contrada S. Leonardo ‘intra’, in «Padova e il suo Territorio» XVI( 2001), 92, pp. 31-35; Franco Benucci, Andrea Calore, La famiglia Rizzi Polenton e il suo palazzo in contrada S. Leonardo “intra” a Padova, La Garangola, Padova 2005; Giulia Foladore, Il racconto della vita e la memoria della morte nelle iscrizioni del corpus epigrafico della basilica di Sant’Antonio di Padova (secoli XIII- XV), XXI ciclo della scuola di dottorato in Scienze storiche dell’Università di Padova, supervisori Professoressa Nicoletta Giovè Marchioli, Professore Antonio Rigon, 2009 Padova, vol. I, 161-162, vol. II, pp. 39-40 ;Giulia Foladore, L’ultima memoria di Modesto Polento: la sua epigrafe funeraria, in «Padova e il suo Territorio» XXIV(2009), 139, pp.15-17 ; Paolo Viti, Polenton Sicco, in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma 2015, vol. 84, pp. 561-564; L’Umanesimo di Sicco Polenton. Padova, la Catinia, i Santi, gli Antichi, Atti del convegno internazionale di studi (Padova, 17-18 maggio 2019), a cura di Giovanna Baldissin Molli, Franco Benucci, Rino Modonutti, Centro Studi Antoniani, Padova 2020.